Il campionamento viene realizzato con lo scopo di eseguire approfondite indagini scientifiche sui materiali in laboratorio.
Il prelievo di campioni indisturbati è utile a successive analisi scientifiche di laboratorio, come la caratterizzazione dei costituenti e il loro stato di conservazione, la determinazione delle cause, i meccanismi di deterioramento e la valutazione di interventi conservativi. Il campionamento dei materiali di interesse culturale, quali intonaci, malte, coloriture superficiali, stucchi, materiali polimerici, ecc. è eseguito secondo un’attenta procedura micro-invasiva di campioni rappresentativi, con particolare riguardo al contesto di prelievo e ad eventuali morfologie di degrado presenti.
- Raccomandazione NorMal 3/80 - Materiali Lapidei: Campionamento
- Norma UNI EN 16085:2012 - Conservazione dei beni culturali - Metodologia per il campionamento dei materiali costituenti i beni culturali - Regole generali
Il prelievo viene eseguito da Esperti in Diagnostica dei Beni Culturali specializzati (Fascia I, ai sensi del DM 244/2019) in modo da limitare l’invasività dell’operazione. Il materiale prelevato viene poi identificato, conservato in contenitori sigillati e trasportato in laboratorio dove saranno condotte approfondite analisi scientifiche In tutte le fasi di campionamento, trasporto e manipolazione, i campioni sono protetti da contaminazioni esterne e da variazioni estreme di temperatura e umidità.