Che cos'è

Il metodo dell’assorbimento d’acqua a bassa pressione viene eseguito per determinare il volume d'acqua assorbito a bassa pressione da una determinata superficie di materiale, dopo un tempo prefissato. La misura può essere effettuata sia in situ (prova non distruttiva) che in laboratorio, su provini di dimensioni standard, opportunamente preparati.

A cosa serve?

La prova di assorbimento d’acqua con metodo della pipetta, così come tutte le altre prove di assorbimento d’acqua, viene eseguita ai fini della progettazione e la valutazione preventiva di interventi conservativi. Tale metodologia può essere applicata su materiali lapidei naturali o artificiali, trattati o non trattati, con l’obiettivo di valutarne le caratteristiche igroscopiche, sia sul materiale tal quale che dopo eventuali trattamenti con prodotti protettivi, consolidanti, riaggreganti.

Normative di riferimento
- Raccomandazione NorMal 44/93 - Assorbimento d'acqua a bassa pressione
- UNI EN 16302:2013 - Conservazione dei Beni Culturali - Metodi di prova
- Misura dell’assorbimento di acqua con il metodo della pipetta
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Dettagli tecnici
Per saperne di più

Si impiega un particolare strumento, il tubo di Karsten (cd. “pipetta”) e può essere eseguita sia su superfici orizzontali che verticali. La pipetta è composta da unacella in plexiglass sormontata da un cilindro; essa viene fissata al materiale da trattare e riempita con volume noto di acqua deionizzata. Viene, quindi, misurata la quantità di acqua assorbita a tempi stabiliti e calcolato il grado di assorbimento Ga, rapportando la quantità di acqua assorbita al tempo finale (mL) per unità di superficie (cm 2 ).

Parla con un
nostro esperto
Chiara Gallo
Responsabile di Laboratorio