Il monitoraggio dei principali inquinanti ambientali, tra i quali ozono, anidride carbonica, anidride solforica, composti azotati e solfuro di idrogeno, è utile per determinare la Sick Building Syndrome, cioè per studiare la sindrome da edificio malato, al fine di conservare al meglio ambienti e materiali esposti in luoghi confinati.
Questo tipo di monitoraggio è eseguito mediante l’utilizzo di datalogger che registrano le concentrazioni degli inquinanti nel tempo. Le principali sostanze chimiche responsabili dell’inquinamento negli ambienti confinati sono: monossido di carbonio, fumi, composti organici volatili (VOC), amianto, antiparassitari, ossidi sia di zolfo che di azoto, ozono. Il dispositivo è collegato al centro operativo presso il quale personale tecnico addestrato effettua la validazione e l’elaborazione dei dati delle concentrazioni degli inquinanti.
