Il campionamento indisturbato consiste nel prelievo di un campione di terreno che conserva la struttura, il contenuto d’acqua e la composizione chimica del terreno in sito e risulta, perciò, rappresentativo ai fini della determinazione dei parametri di resistenza al taglio, deformabilità e permeabilità.
Un campionamento ideale è una procedura che altera nel corso delle operazioni di prelievo solo lo stato tensionale del provino. Nella pratica, ciò non è possibile, poiché sussistono diverse cause di disturbo, minimizzabili ma non completamente eliminabili. La qualità di un campione va vista, quindi, con riferimento al complesso di informazioni che da esso si possono ottenere.
Per campione indisturbato si intende un campione che conserva la struttura, in contenuto d’acqua e la composizioni chimica del terreno in sito, e che perciò risulta rappresentativo ai fini della determinazione delle caratteristiche di resistenza a taglio, deformabilità e permeabilità.
Il prelievo avviene tramite campionatori; il disturbo del campione è strettamene legato alle caratteristiche del campionatore e alle modalità di infissione.
In generale, il disturbo del campione tende ad aumentare al crescere del rapporto tra il volume di terreno spostato durante l’avanzamento del campionatore e il volume del campione. Per ciò che attiene l’infissione, con l’avanzamento a percussione (utilizzato con campionatori a parete grossa) la classe di qualità difficilmente supera la Q3. Campioni indisturbati si possono ottenere utilizzando campionatori a parete sottile con infissione a pressione e campionatori doppi a rotazione.
L’indagine in sito viene completata da prove di laboratorio sui campioni di terreno prelevati.