La prova su carote di calcestruzzo è un metodo distruttivo che consente di determinare il valore della resistenza a compressione di un conglomerato cementizio indurito attraverso prove di compressione effettuate in laboratorio su provini cilindrici (carote) prelevati direttamente in sito mediante macchina carotatrice.
Le carote da sottoporre a prova, estratte secondo le modalità riportate dalle UNI EN 12504-1, devono rispettare le seguenti relazioni dimensionali:
D (diametro della carota) > 3 dmax (diametro massimo dell'inerte)
H (altezza carota) = D oppure H = 2D (non sono ammessi valori intermedi)
A seguito dell’estrazione, è ripristinata la continuità strutturale, previa saturazione e pulizia dei fori, mediante l’impiego di malte espansive a ritiro controllato. Le carote estratte sono poi sottoposte ad accurato controllo visivo per individuare eventuali difetti; dovranno essere scartate tutte le carote di cls che risultano danneggiate. Il trasporto dal cantiere al laboratorio avviene con la massima cautela, onde evitare la formazione di fessurazioni per inflessioni o vibrazioni, proteggendo la carota con appositi prodotti ed inserendola in cassette di trasporto rigide.
Le estremità delle carote sono preparate (mediante molatura o cappatura), conformemente all’appendice A della UNI EN 12390/3 e sottoposte a una prova di compressione secondo le prescrizioni della UNI EN 12504. La prova consiste nel posizionare il provino tra i piatti di acciaio di una pressa. Il carico di compressione, cui è sottoposto il provino, è applicato in modo che questo subisca un incremento progressivo di tensione. La resistenza a compressione rappresenta il massimo valore dello sforzo di compressione applicato, in corrispondenza del quale, cioè, avviene la rottura. La tensione ultima a compressione delle carote di calcestruzzo (fcar)è determinata attraverso la seguente relazione:
fcar=P/A N/[mm]2
dove:
P = carico di rottura della carota;
A = area della sezione trasversale della carota (mm2).
Il valore della resistenza a compressione deve però tener conto di diversi aspetti quali, per esempio, la direzione del getto rispetto a quella del carotaggio, il rapporto altezza/ diametro, l’effetto del tormento, ecc. Per queste ragioni, devono essere applicati dei coefficienti correttivi al valore fcar.